di Enrico Galiano
Gioia è una ragazza di 18 anni, fragile e ribelle, piuttosto che omologarsi preferisce stare dall' altra parte: quella dei diversi e degli sfigati.
Qualcuno l' ha già conosciuta in 'Eppure cadiamo felici'.
Le piace fare domande, è curiosa del mondo.
Fortuna che a scuola c'è il professor Bove, che con le sue strane lezioni riesce a stupirla, le dà alcune risposte. E' il suo faro nel mare in tempesta.
Sì, perché Gioia vive nella sua tempesta di emozioni: cos' è la felicità? Quand'è che l' amore è quello vero?
Il professor Bove gliel'ha spiegato con l'esempio della noce e del pasticcino. Con la noce ci vuole pazienza per aprire il guscio, a volte ci si può anche ferire, ci vuole fatica.
A un certo punto Gioia scopre un segreto del professor Bove che lo fa precipitare giù. Niente più faro, niente più luce.
Gioia si chiude, è confusa, perde tutto. Vuole capire perché il professore ha commesso quel terribile sbaglio.
Quand'è che si diventa grandi?
E il professore alla fine le risponde che non è importante diventare grandi, l' importante è salvarsi. Salvarsi dal vivere così così, salvare il fuoco che è dentro di noi e che la vita fa di tutto per spegnere.
Perché delle cose bisogna cercare l' altra metà della storia, c' è sempre una parte che non conosciamo che ci fa accettare la fragilità dell' altro.